La Tari sappiamo tutti essere la tassa dei rifiuti e soprattutto sappiamo che è una tassa locale che viene imposta dal nostro Comune di riferimento e di residenza, ed è una misura che riguarda tutti i cittadini e che riguarda, come vedremo meglio all’interno dell’articolo, la gestione dei rifiuti urbani.
Per quanto riguarda una cronologia dobbiamo ricordare che è la Tari è stata introdotta nel 2013, e ha sostituito altre tasse che c’erano prima accorpando sempre però con l’obiettivo di finanziare il servizio di raccolta, trasporto, trattamento e smaltimento dei vari rifiuti urbani, che producono sia le persone che le imprese, e si parlerà di utenze domestiche e utenze non domestiche. Intanto dobbiamo dire che siccome siamo in Italia faremo sempre bene a rimanere aggiornati anche perché la stessa spesso e volentieri cambia ogni anno e magari ci siamo trasferiti in un altro Comune, e non ci siamo resi conto che le regole potrebbero essere diverse da tutti i punti di vista. Così come molte persone per non sbagliare e non solo le persone ma pure le imprese, decidono di avvalersi di consulenze che per esempio potrebbero spiegare loro se hanno diritto all’esenzione della stessa o uno sconto, sempre per condizioni fiscali che potrebbero dover essere dimostrate attraverso l’ISEE. I cittadini hanno l’obbligo di fornire al Comune tutte le informazioni necessarie ben consce che un mancato pagamento entro i termini e quindi entro la scadenza, comporterebbe l’applicazione di sanzioni e interessi di mora. In genere la Tari è un’imposta comunale il cui importo dipende da vari fattori, e quindi il nucleo familiare ma anche la superficie dell’immobile e i rifiuti che si producono, ed ecco perché prima facevamo anche la differenza tra le utenze non domestiche e le utenze domestiche. Poi è chiaro che bisognerà anche informarsi sulle modalità di pagamento e in genere c’è la possibilità di pagare con bollettino, ma anche di pagare con vari metodi online per esempio il sito delle Poste o dall’Agenzia delle Entrate o tramite le ultime app come quelle della Pubblica Amministrazione che possono godere del sistema Spid. Bisogna rimanere aggiornati sulle regole che riguardano l’imposta comunale sui rifiuti Quello che abbiamo scritto nel titolo di questa seconda parte, è un ribadire e riassumere quello detto nella prima parte in lungo e largo e cioè che quando si tratta di materia fiscale e quando si tratta di tasse, in questo caso quella dei rifiuti, è fondamentale rimanere aggiornati su possibili cambiamenti che altrimenti ci farebbero trovare spiazzati. Questo vale ancora di più per le imprese che appunto si dovevano occupare di pagare la Tari per aziende e magari anche lì ci sono spesso delle novità che potrebbero essere anche a loro favorevoli, se per esempio si dovesse decidere di abbassarla, o di fare dei calcoli diversi che vanno a vantaggio di queste imprese. Non rimanere aggiornati significa poi esporsi a degli errori, che possono essere anche banali e magari riguardano le modalità di pagamento, però ci metterebbero in difficoltà e ci spiazzerebbero.