La guida alla tassa rifiuti
La TARI (Tassa Rifiuti) ha sostituito, a decorrere dallo scorso 1° gennaio 2014, i preesistenti tributi dovuti al Comune da cittadini, enti ed aziende quale pagamento del servizio di raccolta e smaltimento dei rifiuti.
Cos’è la TARI?
La TARI rappresenta il corrispettivo che il Comune richiede a fronte del servizio di raccolta e smaltimento dei rifiuti sul proprio territorio. La norma individua, quale presupposto per l’applicazione del tributo, l’occupazione di locali ed aree scoperte che si trovano sul territorio del Comune.
La base su cui si calcola la TARI è la superficie calpestabile di unità immobiliari, iscritte o iscrivibili nel catasto urbano, suscettibili di produrre rifiuti.
Chi deve pagare?
Devono pagare, in quanto soggetti passivi, tutti coloro che occupano locali ed aree scoperte, a qualsiasi titolo utilizzate, situate nel territorio comunale.
Dichiarazione
La presentazione va effettuata entro il 30 giugno dell’anno successivo alla data di inizio del possesso o della detenzione dei locali e delle aree assoggettabili.
La dichiarazione, redatta su modello messo a disposizione dal comune, ha effetto anche per gli anni successivi sempre che non si verifichino modificazioni dei dati dichiarati da cui consegua un diverso ammontare del tributo; in tal caso, la dichiarazione va presentata entro il 30 giugno dell’anno successivo a quello in cui sono intervenute le predette modificazioni.
Riduzioni
I singoli Comuni possono prevedere riduzioni sull’importo della TARI, in base a diversi criteri.